Sfilata Uomo Autunno-Inverno 2021
Sfilata Uomo Autunno-Inverno 2021
Attraverso l'indagine sui pregiudizi inconsci instillati nella psiche collettiva dalle norme arcaiche della società, la presentazione della raccolta è tematicamente inspirata dal saggio del 1953 di James Baldwin "Stranger in the Village". Qui, Baldwin traccia un parallelismo tra la sua esperienza come visitatore afroamericano nel villaggio di Leukerbad tra le montagne svizzere negli anni ‘50, l'unica persona di colore, e la sua vita come cittadino nero d'America. Racconta l’esperienza di essere riconosciuti e considerati diversi, incomprensibili, anche alieni. Il saggio funge da filo conduttore per le esplorazioni di Abloh, riflettendo la struttura consolidata della società di estranei e addetti ai lavori.
Looks
La collezione prende differenti archetipi - lo scrittore, l'artista, il vagabondo, il venditore, l'albergatore, il gallerista, l'architetto, lo studente - spesso legati alle presunzioni sociali del panorama culturale, di genere e sessuale. La moda diventa lo strumento del Direttore Artistico Virgil Abloh per cambiare questi preconcetti: mantenere i codici, cambiando i valori.
Dettagli
In tutti i capi e gli accessori, i motivi e le tecniche giocano sui temi dell'illusione, replicando il familiare attraverso le lenti ingannevoli del trompe l'oeil, del filtrage e del ri-appropriarsi del normale attraverso l'elevazione estrema. Virgil Abloh ha invitato l'artista concettuale Lawrence Weiner a costruire una serie di aforismi come schemi legati ai locali della collezione: "Puoi raccontare un libro dalla copertina", "Lo stesso posto allo stesso momento", "(Da qualche parte)"
Scenografia
La performance rappresenta i conflitti fisici e psicologici esplorati nel saggio di Baldwin. A Parigi, il set configura e riconfigura il villaggio svizzero attraverso un palcoscenico astratto di marmo che rappresenta le mutevoli emozioni dell'autore. Si manifesta attraverso dei temi di provenienza artistica all'interno della Collezione, espressi nell'idea figurativa della rapina: l'arte consolidata, la riappropriazione mondiale di patrimoni culturali diversi dal proprio.